Guida Alle Misure Di Autoprotezione In Caso Di Frana, Temporali E Fulmini

Novità sulle misure di autoprotezione in caso di frana

Data:

18 dicembre 2023

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Descrizione

Si avvisa che in questa pagina vengono riportate le norme di comportamento da adottare in caso di frana, temporali e fulmini. I contenuti sono stati predisposti a cura del personale della Protezione Civile della Regione Sardegna.


Misure di autoprotezione in caso di frana
 

Le frane sono fenomeni diffusi in qualsiasi ambito montano o collinare e, in molti contesti, rappresentano uno dei fenomeni che maggiormente concorrono alla modellazione del territorio e del paesaggio. La parola “frana” indica sia il movimento, lungo un versante, di suolo e roccia sotto l’effetto della gravità sia il corpo geologico che rappresenta il prodotto di tale movimento. In altri parole, il termine frana può indicare sia un evento (“la caduta di una frana ha interrotto la strada…”) sia un oggetto geologico permanente (“il Paese di … è costruito sopra una frana”).
In Sardegna, si verificano fenomeni franosi sia di roccia sia di suolo, spesso di interesse ai fini di protezione civile anche se di piccola entità.


Cosa può succedere:
- case e strade possono essere danneggiate anche severamente;
- la frana può sbarrare un corso d’acqua e causare la formazione di laghi temporanei;
- potrebbero mancare elettricità e acqua potabile se la frana ha danneggiato tralicci o condotte.

In caso di frana:
- non usciamo di casa se non è necessario;
- se la casa viene colpita, ripariamoci sotto un architrave o un muro portante;
- restiamo in ascolto di notiziari e comunicati delle autorità;
- collaboriamo con gli operatori in caso di evacuazione;
- se siamo in spazi aperti, spostiamoci verso zone più elevate e non sostiamo vicino a manufatti o edifici coinvolti nella frana;
- non avventuriamoci all'interno della frana;

http://www.sardegnaambiente.it/documenti/20_539_20190819112835.pdf



Misure di autoprotezione in caso di temporali e fulmini
 

In caso di temporale

In generale devi tener conto che le nubi temporalesche possono svilupparsi e accrescere rapidamente, e conducono quindi il temporale a raggiungere il momento della sua massima intensità senza lasciare molto tempo a disposizione per guadagnare riparo.

Prima del temporale
• verifica le condizioni meteorologiche previste già nella fase di pianificazione di una attività all’aperto, come una scampagnata, ricercare dei funghi, una giornata di pesca, una escursione, leggendo in anticipo il Bollettino di Criticità e il Bollettino di Vigilanza Meteorologica pubblicati sul sito Internet istituzionale www.sardegnaambiente.it/protezionecivile/ che segnalano anche se la situazione sarà più o meno favorevole allo sviluppo di temporali nella zona e nella giornata che ti interessa;
• ricordati che la localizzazione e la tempistica di questi fenomeni sono impossibili da determinare nel dettaglio; il quadro generale tracciato dai bollettini di previsione, quindi, va sempre integrato con le osservazioni in tempo reale e a livello locale.

In ambiente esposto, mentre iniziano le fulminazioni e i tuoni:

• se vedi lampi di luce, specie nelle ore crepuscolari e notturne, anche a decine di chilometri di distanza, il temporale può essere ancora lontano. In questo caso allontanati velocemente;
• se senti i tuoni, il temporale è a pochi chilometri, e quindi è ormai prossimo. Al sopraggiungere di un temporale osserva costantemente le condizioni atmosferiche, in particolare poni attenzione all’eventuale presenza di segnali precursori dell’imminente arrivo di un temporale:
• se sono presenti in cielo nubi cumuliformi che iniziano ad acquisire sporgenze molto sviluppate verticalmente, e magari la giornata è calda e afosa, nelle ore che seguono è meglio evitare ambienti aperti ed esposti (come una cresta montuosa o la riva del mare);
• rivedi i programmi della tua giornata: in alcuni casi questa precauzione potrà - a posteriori - rivelarsi una cautela eccessiva, dato che un segnale precursore non fornisce la certezza assoluta dell’imminenza di un temporale, o magari quest’ultimo si svilupperà a qualche chilometro di distanza senza coinvolgere la località in cui ti trovi, ma non bisogna mai dimenticare che non c’è modo di prevedere con esattezza questa evoluzione, e quando il cielo dovesse tendere a scurirsi più decisamente, fino a presentare i classici connotati cupi e minacciosi che annunciano con certezza l’arrivo del temporale, a quel punto il tempo a disposizione per mettersi in sicurezza sarà molto poco, nella maggior parte dei casi insufficiente.

In caso di fulmini, associati ai temporali

Associati ai temporali, i fulmini rappresentano uno dei pericoli più temibili. La maggior parte degli incidenti causati dai fulmini si verifica all’aperto: la montagna è il luogo più a rischio, ma lo sono anche tutti i luoghi esposti, specie in presenza dell’acqua, come le spiagge, i moli, i pontili, le piscine situate all’esterno. Una nube temporalesca può dar luogo a fulminazioni anche senza apportare necessariamente precipitazioni.

Se ti trovi all'aperto:
• resta lontano da punti che sporgono sensibilmente, come pali o alberi: non cercare riparo dalla pioggia sotto gli alberi, specie se d’alto fusto o comunque più elevati della vegetazione circostante;
• evita il contatto con oggetti dotati di buona conduttività elettrica;
• togliti di dosso oggetti metallici (anelli, collane, orecchini e monili che in genere possono causare bruciature);
• resta lontano anche dai tralicci dell’alta tensione, attraverso i quali i fulmini – attirati dai cavi elettrici – rischiano di scaricarsi a terra.

E in particolare, se vieni sorpreso da un temporale:

se ti trovi in montagna:

• scendi di quota, evitando in particolare la permanenza su percorsi particolarmente esposti, come creste o vette, e interrompendo immediatamente eventuali ascensioni in parete, per guadagnare prima possibile un percorso a quote inferiori, meglio se muovendoti lungo conche o aree depresse del terreno;
• cerca se possibile riparo all’interno di una grotta, lontano dalla soglia e dalle pareti della stessa, o di una costruzione, in mancanza di meglio anche un bivacco, sempre mantenendo una certa distanza dalle pareti; una volta guadagnato un riparo - oppure se si è costretti a sostare all’aperto;
• accovacciati a piedi uniti, rendendo minima tanto la tua estensione verticale, per evitare di trasformarti in parafulmini, quanto il punto di contatto con il suolo, per ridurre l’intensità della corrente in grado di attraversare il tuo corpo;
• tieniti alla larga dai percorsi di montagna attrezzati con funi e scale metalliche, e da altre situazioni analoghe;
• se hai tempo, cerca riparo all’interno dell’automobile, con portiere e finestrini rigorosamente chiusi e antenna della radio possibilmente abbassata;
• evita di sdraiarti o sederti per terra e resta a distanza di una decina di metri da altre persone.

Se ti trovi al mare o al lago:
 evita qualsiasi contatto o vicinanza con l’acqua, che offre percorsi a bassa resistenza, e quindi privilegiati, alla diffusione delle cariche elettriche: il fulmine, infatti, può causare gravi danni anche per folgorazione indiretta, dovuta alla dispersione della scarica che si trasmette fino ad alcune decine di metri dal punto colpito direttamente;
• esci immediatamente dall’acqua;
• allontanati dalla riva, così come dal bordo di una piscina all’aperto;
• liberati di ombrelli, ombrelloni, canne da pesca e qualsiasi altro oggetto appuntito di medie o grandi dimensioni.


In casa:
Il rischio connesso ai fulmini è fortemente ridotto, segui comunque alcune semplici regole durante il temporale:
• evita di utilizzare tutte le apparecchiature connesse alla rete elettrica e il telefono fisso;
• lascia spenti (meglio ancora staccando la spina), in particolare, televisore, computer ed elettrodomestici;
• non toccare gli elementi metallici collegati all’esterno, come condutture, tubature, caloriferi e impianto elettrico;
• evita il contatto con l’acqua (rimandare al termine del temporale operazioni come lavare i piatti o farsi la doccia, nella maggior parte dei casi basta pazientare una o due ore);
• non sostare sotto tettoie e balconi, riparati invece all’interno dell’edificio mantenendoti a distanza da pareti, porte e finestre, assicurandoti che queste ultime siano chiuse.

In campeggio:
Durante il temporale, è preferibile ripararsi in una struttura in muratura, come i servizi del camping. Se ti trovi all'interno di tende e ti è impossibile ripararti altrove:
• evita di toccare le strutture metalliche e le pareti della tenda;• evita il contatto con oggetti metallici collegati all’impianto elettrico (es. condizionatori); sarebbe comunque opportuno togliere l’alimentazione dalle apparecchiature elettriche;
• isolati dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione. 

http://www.sardegnaambiente.it/documenti/20_467_20190227151402.pdf​

Numeri utili – numeri d’emergenza
Corpo forestale e di Vigilanza Ambientale: 1515
Emergenza sanitaria: 118
Vigili del Fuoco: 115
Carabinieri: 112
Polizia di Stato: 113
Guardia di Finanza: 117

A cura di

Ufficio Tecnico - Manutentivo - Vigilanza

Via Brigata Sassari, 1, Cargeghe, Sassari, Sardegna, 07030, Italia

Telefono: 0793440112
Email: tecnico@comune.cargeghe.ss.it
PEC: ufficiotecnico.cargeghe@pec.comunas.it
Telefono Manuela Senes: 0793440112
Email Manuela Senes: tecnico@comune.cargeghe.ss.it

Pagina aggiornata il 23/02/2024